Consulenza Decreto Legislativo 231

Il Decreto Legislativo n. 231/2001
ha introdotto una forma di responsabilità in sede penale delle imprese per i reati commessi:

• dalla persona fisica
• nell’interesse o a vantaggio della stessa impresa

Tale responsabilità si aggiunge a quella dell’autore materiale dell’illecito penalmente rilevante.

A chi è rivolto
Spa, Srl, Sapa, Snc, Sas, Associazioni, Cooperative, Fondazioni, Enti economici pubblici e privati.

Perché l’impresa è responsabile?
L’Impresa diventa responsabile diretta perché non ha fatto tutto il necessario per
prevenire il reato presupposto che è avvenuto nel suo interesse o vantaggio e, nello specifico,
perché non ha organizzato la propria struttura in modo da evitare il reato.

Prima del decreto
Solo l’autore (persona fisica) del fatto illecito rispondeva penalmente per il fatto compiuto
L’azienda di appartenenza continuava a svolgere regolarmente le proprie attività

Dopo il decreto
Sia l’autore (persona fisica) del fatto illecito 
che l’azienda di appartenenza rispondono penalmente 
per il fatto illecito compiuto.
L’impresa può essere soggetto ad una serie
di sanzioni pecuniarie e interdittive 
previste dal decreto.

Qual è l’utilità per l’impresa?
Prevenzione dei reati previsti. Il Modello Organizzativo
individua i reati che potrebbero verificarsi all’interno della
società, le aree, gli apicali o sottoposti a rischio, le misure già
 adottate dall’azienda e le ulteriori misure cautelative da adottare;
Esclusione della responsabilità amministrativa dell’impresa;
Solidità dell’organizzazione aziendale. Permette di organizzare al meglio la struttura e l’attività aziendale nei settori a rischio reato. Attribuisce formalmente responsabilità agli apicali ed al personale sottoposto.
Favorisce un controllo costante delle attività svolte.
Immagine (Brand) dell’impresa. Rappresenta un valore aggiunto all’immagine
aziendale nei confronti dei propri clienti, fornitori, competitor ed istituti di credito.

Occorre un Modello
di Organizzazione, Gestione e Controllo
Si tratta di un complesso di regole, strumenti e condotte, funzionale a dotare l’impresa di un efficace sistema organizzativo e di gestione, (ragionevolmente) idoneo ad individuare e prevenire le condotte penalmente rilevanti poste in essere dall’impresa stesso o dai soggetti sottoposti alla sua direzione e/o vigilanza.
Uno strumento teso alla ragionevole esclusione della “colpa organizzativa” dell’impresa per omessa attività preventiva.

Un “abito su misura”
Come deve essere il modello organizzativo:

• Efficace: capace di individuare tutti i possibili reati e di prevenirli: 
individuare le attività nel cui ambito possono essere commessi reati;
• Specifico: adeguato alla specifica attività dell’impresa: prevedere specifici protocolli diretti a 
programmare la formazione e l’attuazione delle decisioni in relazione ai reati da prevenire;
• Attuale: adeguato continuamente al variare dell’attività e della struttura organizzative dell’impresa 
e del quadro normativo;
• Effettivamente funzionante ed osservato: l’organismo deputato a vigilare sul funzionamento e 
l’osservanza dei modelli deve essere informato; deve essere introdotto un sistema disciplinare idoneo 
a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello.

SANZIONI D.LGS231/2001
L’impresa responsabile per un reato commesso da un soggetto appartenente alla sua struttura organizzativa, è condannato da un sistema sanzionatorio che prevede sanzioni amministrative, interdittive, confisca e pubblicazione della sentenza di condanna.
Lo scopo delle sanzioni amministrative è quello di colpire direttamente o indirettamente il profitto dell’impresa, disincentivando la commissione di reati nel suo interesse o a suo  vantaggio, e di incidere sulla struttura e sull’organizzazione in modo da favorire attività risarcitorie, riparatorie.

1. Funzione preventiva 
dei reati presupposti. 
I sopralluoghi in azienda e uno studio puntuale delle attività svolte permettono di strutturare un modello organizzativo in grado di prevenire i reati presupposti.
2. Maggiore sicurezza 
dei processi interni con la funzione di “Internal Auditing” dell’O.d.V.;
3. Miglioramento 
organizzativo. Una corretta attribuzione delle mansioni e responsabilità al personale apicale e sottoposto, permette un miglioramento organizzativo in grado di prevenire reati e garantire un funzionamento aziendale più efficace.
4. Standing più elevato 
manifestato all’esterno, ai vari 
partners aziendali (clienti, 
fornitori, banche, enti, ecc.);
5. Prerequisito in caso di 
entrata di nuovi soci istituzionali 
o di quotazione in borsa.
6. Maggiore attenzione e 
sensibilità verso lo sviluppo 
sostenibile, le regole etiche a 
presidio dello svolgimento dei processi economici, la correttezza nella competizione e nella 
remunerazione del capitale.

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